Seccume del lauroceraso

Il seccume del Lauroceraso

Il lauroceraso è la pianta più diffusa per fare delle siepi, vuoi per la sostanziale economicità, vuoi per la capacità di formare fitte siepi a crescita veloce e a bassa manutenzione. La pianta infatti ha bisogno di una modesta irrigazione nei primi due anni di vita per poi resistere normalmente al clima delle regioni del Nord senza problemi. La sua crescita veloce impone più tagli di regolazione durante la bella stagione e, una volta cresciuta, anche a delle attente potature autunnali e/o primaverili per evitare che si sguarnisca alla base, ma rimanga compatta fin da terra.

Il seccume e il clima

Quest’ anno si assiste a un curioso fenomeno: alcune piante di Lauroceraso presentano un inaspettato seccume, talvolta limitato a un ramoscello, in altri casi tanto esteso da portare a morte la pianta. Il danno è evidente: la siepe va ricostituita con l’inserimento di nuove piante al posto di quelle morte. Il seccume si presenta non già come bruciature localizzate delle foglie, ma è l’intera foglia che secca come se non venisse più alimentata dalla linfa o fosse sottoposta a un forte calore dall’esterno. Il risultato è comunque molto triste.

Quali possibili cause

All’origine di questo fenomeno c’è sicuramente l’elevata calura della scorsa estate e il lungo periodo di siccità. La scarsità di acqua ha imposto in molti Comuni la regolamentazione nell’impiego dell’acqua, limitando ad esempio il suo utilizzo in giardino alle sole piante a rischio. Calore e siccità non giustificano però il fenomeno: alcune piante appaiono infatti totalmente immuni, mentre altre ne risultano devastate. Il sospetto, avanzato da alcuni ricercatori che stanno indagando sul problema, è che la siccità e la temperatura abbiano creato le condizioni per lo sviluppo di qualche patogeno o un parassita che abbia colpito alcune piante.

Possibili problemi di manutenzione

In attesa che si scopra di più sulle origini del problema, ci affidiamo all’osservazione e non possiamo che constatare come le piante più colpite siano quelle che hanno goduto della minore manutenzione e soprattutto del minor apporto idrico. Le siepi di piccoli giardini appaiono per lo più intatte, forse proprio per il fatto che più facilmente sono state bagnate anche durante il periodo più siccitoso. Le siepi condominiali o poste su terreno demaniale appaiono più colpite. In molti condomini si è soliti pensare che le siepi non meritino di essere regolarmente bagnate, né tanto meno potate: il massimo che si fa è rifilarle per tenerle in forma.

Se questa osservazione costituisca un dato puramente casuale o sotanziale non ci è ancora dato saperlo, ma vale comunque la pena considerare come le siepi, per quanto rustiche siano, sono fatte di piante che hanno le loro esigenze e che dunque devono essere annaffiate e concimate se vogliamo che rimangano in salute a lungo.

Le siepi più belle

Le siepi più belle

Le siepi con cui circondiamo il nostro giardino non devono essere necessariamente di colore verde uniforme. Vi sono specie che possiamo impiegare per realizzare siepi dal fogliame colorato o dalle fioriture spettacolari. Ve ne sono alcune che invece hanno il pregio di riempirsi di bacche colorate quando le altre piante esauriscono la loro abituale bellezza.

Una questione di “spessore”

La scelta di una specie con cui fare una siepe dovrebbe sempre essere connessa con le dimensioni della pianta o meglio con lo spessore che la siepe assume da adulta.

Una siepe di lauroceraso, la pianta forse più utilizzata anche perché tra le più economiche, ha uno spessore non inferiore a 40 cm. È evidente che in un piccolo giardino, pensiamo a quello delle villette uni o bifamiliari, questo spessore riduce notevolmente le dimensioni già contenute dello spazio verde. In questo caso la soluzione migliore non è rappresentata dalle tipiche piante da siepe, ma sarebbe più utile sfruttare dei rampicanti, il cui spessore, di 10-15 cm, ci permettono di godere di tutto il nostro spazio a disposizione.

Nei giardini condominiali o in quelli più grandi, nei parchi publici, dove lo spazio non rappresenta un problema, ci si può orientare su specie di più ampio spessore se non addirittura su siepi libere, ovvero su piante che non richiedono tagli di forma.

La velocità di crescita

Un ulteriore parametro di scelta di una siepe è la sua velocità di crescita, ovvero la capacità di formare la siepe in breve tempo. Si ha la tendenza a preferire quelle a più rapido sviluppo senza considerare che questa caratteristica, certamente apprezzabile nei primi due anni, ci costringerà a ripetuti tagli durante la bella stagione per mantenerla nella forma desiderata. Non solo: molte di queste piante, proprio perché hanno la tendenza a crescere velocemente verso l’alto, tendono a sguarnirsi alla base e ci impongono quindi una corretta potatura annuale per indurle a riempire la siepe fin dal basso.

La manutenzione

La scelta tra siepe di forma e siepe libera e la velocità di crescita delle piante determineranno l’effettiva manutenzione che dovremo prevedere. Un giardino condominiale, dove la manutenzione è legata o all’intervento di giardinieri professonisti o è affidata alla buona volontà di un condomino, la scelta di una siepe libera è certamente più vantaggiosa. In un giardino privato la crescita lenta limiterà il numero di tagli durante l’anno, rispetto a piante a crescita rapida che ci imporranno un taglio di forma ogni due-tre mesi.

Le siepi più belle

Al di là di queste considerazioni, possiamo scegliere per la nostra siepe delle piante che invece della solità uniformità, sanno offrire un colore delle foglie o delle fioriture o delle bacche che possono realmente dare quel qualcosa di più che cerchiamo per il nostro giardino. Possiamo usarle per creare ex novo una siepe, oppure possiamo usare alcune di queste piante per rompere l’uniformità di una siepe esistente intervallandole alle piante presenti.

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Agrifoglio

Questa pianta si presta a formare siepi molto decorative grazie al particolare fogliame, brillante con evidenti variegature. Ha una crescita lenta ed è molto resistente alla diverse condizioni climatiche. Una volta attecchita, la pianta richiede pochissima manutenzione. In autunno si riempie di bellissime bacche rosso scarlatto, molto persistenti.

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Aucuba

Originaria dell’Himalaya, della Cina e del Giappone, questo arbusto sempreverde è caratterizzato da foglie lanceolate con screziature caratteristiche e di consistenza cuoiosa. Alla fioritura, piuttosto insignificante, seguono, nelle piante femminili, delle vistose bacche rosse molto persistenti. È una pianta adatta a creare siepi molto ampie, di indubbio impatto estetico, soprattutto in alcune varietà variegate molto ricercate.

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Berberis

Non più alto di 150 cm di altezza, questo arbusto è caratterizzato da foglie piccole che, negli ibridi e nelle diverse cultivar, assume varie tonalità di rosso, dal bordeaux scuro fino al rosso ciliegia. In primavera produce dei fiori gialli molto vistosi, seguiti poi da bacche rosse o nere, commestibili, dal sapore aspro. Molto resistente all’inquinamento, si adatta bene al taglio di forma.

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Ceanoto

Esiste in molte varietà e cultivar, da quelle più piccole, tappezzanti (non più di 40 cm), fino a quelle più grandi (120-150 cm) adatte a formare siepi che in estate si riempiono di fiori azzurri, più o meno profumati, riuniti in racemi allungati o a palla. Non teme il freddo (ma il gelo prolungato può rovinarne i rami) e cresce abbastanza lentamente, cosa che limita il numero di tagli e potature allo stretto necessario. Le piante ben attecchite resistono bene anche alla siccità e non richiedono perciò particolari cure.

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Cotoneaster

È una pianta molto resistente disponibile in varietà decidue o sempreverdi, tutte di facile coltivazione e a bassa manutenzione. Le sue foglie possono assumere in autuno dei colori rosso-aranciati che danno alla siepe un aspetto spettacolare. Nella tarda primavera produce fiori bianchi o rosa a cui seguono delle bacche rosse di forma ovoidale. Si evita il taglio di forma, ma è comunque utile potare alla fine dell’inverno per mantenere una certa compattezza e garantire sia la produzione di fiori sia di bacche. 

Deutzia

Destinato ai giardini più grandi, questo arbusto non supera i due metri di altezza. Possiamo con essa formare una siepe libera che, nella tarda primavera, produce moltissimi fiori bianchi stellati, delicatamente profumati. Gli ibridi disponibili propongono anche fioriture rosate, rosse o violacee. È adatta ai giardini a bassa manutenzione e va potata solo in autunno, per facilitare la crescita di nuovi fusti dal basso.

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Evonimo

La bellezza di questa pianta, disponibile in molte varietà e cultivar, sta tutta nel fogliame che può essere verde chiarissimo, verde scuro, giallo dorato, rosato o con appariscenti variegature. Le cultivar più utilizzate sono quelle ottenute dall’evonimo giaponese: si adattano facilmente a qualsiasi clima, hanno una crescita lenta e non richiedono perciò molta manutenzione. 

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Forsizia

Forma ampi cespugli che, all’inizio della primavera, si riempiono di fiori giallo dorati, prima della comparsa delle foglie. Può essere utilizata per formare siepi libere di ampio spessore ma anche siepi formali molto compatte e decorative. Si pota dopo la fioritura per contenerne l’esuberanza e indurre la produzione di nuovi fusti fioriferi. Una volta attecchita, si accontenta della pioggia.

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Hamamelis

Raramente impiegata per formare siepi, questa pianta offre il vantaggio di riempirsi di fiori tra dicembre e febbraio sui rami spogli. I fiori, che resistono fino all’inizio della primavera, sono in grado di resistere a temperature fino a -10°C, sono delicatamente profumati, di colore giallo, ocra o rossi. In primavera la pianta si ricopre di foglie di colore grigio verde o, secondo la varietà, vagamente ramate. 

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Nandina

Bell’arbusto sempreverde che può raggiungere 180 cm di altezza. Le sue foglie, macchiate di rosso da giovani diventano via via più verdi. In autunno il fogliame acquista un bel colore porpora. I suoi fiori, bianchi e riuniti in pannocchie, sbocciano in luglio e sono seguiti da frutti bianchi o scarlatti che maturano in agosto e restano sulla pianta tutto l’inverno. In caso di gelo prolungato, può perdere le foglie, ma a primavera la pianta rinasce.

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Oleandro

Pianta mediterranea per eccellenza, si presta a realizzare fitte siepi molto decorative. Richiede molto spazio ma offre il vantaggio di non richiedere alcuna manutenzione perché sopporta anche lunghi periodi di siccità senza interrompere la fioritura. Sopporta tagli severi di contenimento, necessari perché di crescita veloce, anche in condizioni climatiche non ideali. Fiorisce per tutta l’estate.

Piracanta_bacche
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Piracanta

È un arbusto denso e compatto, molto ramificato, che si presta a formare siepi di piccole e grandi dimensioni secondo la varietà. Questo sempreverde presenta numerose spine lungo i fusti ed è caratterizzato da moltissime bacche disposte a grappolo di colore giallo, arancione o rosso che appaiono già nell’estate e permangono fino alla primavera.

Ceanoto

Il Ceanoto

Ceanothus thyrsiflorus – Rhamnacee

Tipo: arbusto ornamentale
Origine: America settentrionale
Adatta per: giardino, terrazzo
Difficoltà di coltivazione: facile

Arbusto o piccolo albero dal portamento compatto e dal fogliame persistente; è una delle più rustiche del genere. Le sue foglie brillanti, di colore verde scuro, sono oblunghe e segnate da profonde nervature. Produce in maggio e giugno piccoli fiori di colore blu chiaro raccolti in pannocchie ascellari di circa 8-10 cm di lunghezza.

Fioritura: maggio, giugno
Colore dei fiori: lilla

Posizione: Soleggiata ma riparata dai venti

Temperatura: Pianta rustica; non teme il freddo invernale.

Terreno: Ordinario, leggero e ben drenato.

Irrigazione: Regolare durante tutto il periodo vegetativo, specialmente nei primi due anni dall’impianto.

Concimazione: In piena terra è bee prevedere una buona concimazione di base con letame maturo; in vaso fornire oni due settimane un concime per piante da fiore.

Potatura: Le piante giovani si potano all’inizio della primavera per dar loro una forma più arrotondata.

Moltiplicazione: Per talea, in luglio, prelevando rametti con u pezzetto di ramo portante. Si mettono a dimora dopo due inverni.
Semina:
Trapianto/rinvaso: aprile, maggio, settembre

Malattie e parassiti: Clorosi

Note:

Deutzia

La Deutzia

Deutzia gracilis – Saxifragaceae

Tipo: arbusto ornamentale
Origine: Giappone
Adatta per: giardino
Difficoltà di coltivazione: facile

Arbusto ornamentale alto 1-1,5 metri che crea un denso cespuglio con foglie dentate e appuntite. I fiori, a forma di stella, di colore bianco puro, riuniti in pannocchie erette, lunghe 6-8 cm, sbocciano in giugno. Da questa specie sono stati originati diversi ibridi.

Fioritura: giugno
Colore dei fiori: bianco

Posizione: cresce bene in pieno sole, ma non disdegna posizioni anche più riparate

Temperatura: rustica, ma teme il vento freddo

Terreno: ordinario, mediamente fertile, ben drenato

Irrigazione: regolare nei primi anni

Concimazione: una concimazione primaverile con letame pellettato favorisce la crescita e la fioritura

Potatura: in luglio si tagliano i fusti fioriferi a livello del terreno er indurre la crescita di nuovi germogli

Moltiplicazione: per talea semilegnosa in luglio-agosto; per talea legnosa in ottobre
Semina:
Trapianto/rinvaso: ottobre, febbraio

Malattie e parassiti:

Note: per formare una siepe è bene mettere una pianta ogni 20 cm

Forsizia

La Forsizia

Forsythia x intermedia – Oleacee

Tipo: arbusto da fiore
Origine: Cina, Giappone
Adatta per: terrazzo, giardino
Difficoltà di coltivazione: facile

Arbusto vigoroso di cui si commercializzano le varietà orticole (x intermedia). Ha portamento compatto, eretto, con foglie verde scuro lanceolate, seghettate ai margini, lunghe fino a 10 cm. I fiori sono giallo oro, riuniti in gruppi di 2-3 sui rami dell’anno precedente e sbocciano in marzo-aprile, prima della comparsa delle foglie.

Fioritura: marzo, aprile
Colore dei fiori: giallo

Posizione: soleggiata o comunque molto luminosa. La quantità di sole influisce direttamente sulla velocità di crescita e la fioritura

Temperatura: specie rustica insensibile al freddo anche intenso e prolungato

Terreno: ordinario, mediamente fertile, ben drenato

Irrigazione: regolare nei primi due anni; una volta ben assestata si accontenta delle precipitazioni

Concimazione: in primavera, i primi anni, per favorirne lo sviluppo

Potatura: limitare la crescita potando dopo la fioritura, accorciando i rami che hanno fiorito

Moltiplicazione: per talea in ottobre; le nuove piante si mettono a dimora l’anno successivo
Semina:
Trapianto/rinvaso: marzo, ottobre, novembre

Malattie e parassiti:

Note: Per formare una siepe, prevedere una pianta ogni 30 cm

Amamelide

L' Amamelide

Hamamelis x intermedia – Hamamelidacee

Tipo: arbusto ornamentale
Origine: orticola
Adatta per: terrazzo, giardino
Difficoltà di coltivazione: facile

Specie orticola che raggiunge 2-3 metri di altezza, a crescita rapida, ottenuto dall’incrocio dell’H. japonica e l’ H. mollis. Le sue foglie diventano gialle in autunno, i fiori, increspati e attorcigliati, larghi 2,5-3 cm con petali gialli, compaiono in febbraio. È disponibiile in numerose varietà con fiori rossi o rame chiaro.

Fioritura: febbraio
Colore dei fiori: giallo

Posizione: assolata, ma si accontenta di posizioni luminose

Temperatura: pianta rustica, non teme il gelo invernale

Terreno: ordinario, mediamente fertile, ben drenato

Irrigazione: regolare solo i primi anni

Concimazione: a primavera per indurre un maggior sviluppo

Potatura: dopo la fioritura si recidono i rami irregolari degli esemplari adulti

Moltiplicazione: per propaggine a settembre; per talea a settembre
Semina: ottobre
Trapianto/rinvaso: ottobre, novembre, marzo

Malattie e parassiti:

Note:

Biancospino

Il biancospino

Crataegus oxyacantha – Rosacee

Tipo: arbusto ornamentale
Origine: Europa, Asia
Adatta per: giardino
Difficoltà di coltivazione: facile

Biancospino_bacche

Arbusto rustico molto difuso ideale per giardini a bassa manutenzione. Molto utilizzato per formare fitte siepi, è caratterizzato da spine lungo il fusto e da fioriture ricche composte da tanti fiorellini bianchi riuniti in infiorescenze. A questi seguono delle piccole bacche rosse, altrettanto numerose e decorative.

Fioritura: aprile-maggio
Colore dei fiori: bianco

Posizione: in pieno sole o mezz’ombra

Temperatura: resiste al gelo invernale (fino a -15°C)

Terreno: ordinario, ma ricco di sostanza organica e un po’ calcareo

Irrigazione: abbondante durante il periodo vegetativo

Concimazione: utile per accelerarne la crescita nei primi anni, si effettua alla fine dell’inverno con letame o concime a lenta cessione

Potatura: solo di contenimento

Moltiplicazione: per semina (ma possono essere necessari due-tre anni per la germinazione); per talea semilegnosa in estate
Semina:
Trapianto/rinvaso: ottobre, novembre, marzo

Malattie e parassiti:

Note:

Viburno

Il viburno

Viburnum opulus – Caprifoliacee

Tipo: arbusto ornamentale
Origine: Asia, Europa
Adatta per: giardino
Difficoltà di coltivazione: facile

Viburno_bacche

Il “viburno palla di neve” deve il suo nome alle sue infiorescenze sferiche che appaiono alla fine dell’inverno e all’inizio della primavera, formate da tanti fiorellini bianchi o rosati, molto profumati. Questo arbusto deciduo è facile da coltivare, anche in vaso, ed è molto decorativo, anche in autunno quando le foglie assumono il colore giallo o aranciato prima di cadere. Ai fiori seguono dei frutti rossi che persistono fino ai primi freddi autunnali.

Fioritura: maggio-giugno
Colore dei fiori: bianco

Posizione: semi ombreggiata; non tollera il sole incidente dell’estate

Temperatura: mediterranea, non teme il gelo; si mostra più sensibile alla calura estiva

Terreno: ordinario, morbido, ben lavorato e arricchito con materia organica.

Irrigazione: regolare nei primi due anni; le piante adulte vanno annaffiate solo in estate in caso di perdurante siccità

Concimazione: primaverile per dare maggiore impulso allo sviluppo

Potatura: solo a fine fioritura, per ridare la forma più consona al cespuglio

Moltiplicazione: per seme (ci vogliono 18 mesi per la germinazione) oppure per talea alla fine dell’estate.
Semina:
Trapianto/rinvaso: ottobre marzo

Malattie e parassiti: oidio

Note: si può coltivare in vaso, mantenendo regolari annaffiature e concimazione

Tasso

Il Tasso

Taxus baccata – Taxacee

Tipo: albero ornamentale
Origine: Europa, Mediterraneo
Adatta per: giardino
Difficoltà di coltivazione: facile

Tasso_bacche

Conifera sempreverde a crescita molto lenta che può raggiungere venti metri di altezza. Ha portamento piramidale e una corteccia bruno rossastra. È una pianta dioica e i soggetti femminili producono già in estate dei semi tondeggianti ricoperti da polpa rossa, molto vistosi e decorativi, ma anche molto tossici. La pianta è chiamata per questo anche “albero della morte”.

Fioritura:  tra febbraio e aprile
Colore dei fiori: giallo, verde

Posizione: in pieno sole, ma tollera anche la mezz’ombra

Temperatura: molto rustica, resiste alle condizioni più avverse

Terreno: ricco di materia organica, possibilmente calcareo.

Irrigazione: regolare i primi due anni per assicurarsi l’attecchimento. Sopporta bene la siccità

Concimazione: non necessaria

Potatura: non richiede potature. Accetta precisi tagli di forma ed è perciò indicata per l’arte topiaria.

Moltiplicazione: per seme in autunno: possono essere necessari due anni per la germinazione
Semina:
Trapianto/rinvaso: ottobre, marzo

Malattie e parassiti: non è attaccata da parassiti

Note:

Piracanta

La Piracanta

Pyracantha angustifolia – Rosacee

Tipo: arbusto ornamentale
Origine:  Asia Minore
Adatta per: giardino,
terrazzo
Difficoltà di coltivazione: facile

Piracanta_bacche

L’Agazzino o Piracanta è un arbusto sempreverde che può raggiungere 3 metri di altezza, ma è anche disponibile in varietà nana adatta alla coltivazione in vaso. Ha fusti che crescono in modo disordinato caratterizzati da lunghe spine. Per questo è stata usata in passato come siepe difensiva. In primavera produce molti piccoli fiori a stella di colore bianco, seguiti in autunno da piccole bacche tonde riunite in grappoli.

Fioritura: maggio
Colore dei fiori: bianco

Posizione: in pieno sole o molto luminosa

Temperatura: resiste bene al freddo (-15°C) e alla calura estiva

Terreno: ordinario, fertile, ben drenato

Irrigazione: regolare il primo anno per favorire l’attecchimento. Successivamente solo in caso di prolungata siccità

Concimazione: primaverile per favorire lo sviluppo

Potatura: accetta potature di contenimento e di forma

Moltiplicazione: per talea semilegnosa in estate
Semina:
Trapianto/rinvaso: ottobre, marzo

Malattie e parassiti: difficilmente attaccata da parassiti

Note: le varietà nane possono crescere in vaso