Con l’abbassarsi delle temperature e l’accorciarsi delle giornate anche i parassiti cercano un posto dove svernare. Vediamo per lo più le cimici rifugiarsi sulle nostre piante del terrazzo, ma sono molti gli insetti che in questo periodo cercano un ambiente ideale dove deporre le uova o mettere al riparo le larve. La vegetazione offre una naturale protezione dal freddo invernale ed è per questo che in questo periodo è particolarmente utile proteggere le nostre piante, sia quelle che rimangono all’aperto, sia quelle destinate ad essere portate in casa.
Il modo migliore di intervenire è distribuire sulle piante un insetticida a largo spettro. È utile farlo in due fasi: una prima volta spruzzando l’insetticida sul fogliame per tenere lontani i parassiti, e una seconda volta a distanza di due settimane sui rami per eliminare eventuali larve o uova.
Si utilizza per questi trattamenti insetticidi liquidi o in polvere da mescolare all’acqua e distribuire mediante una pompa, manuale o elettrica.
La distribuzione deve essere fatta in modo uniforme sul fogliame in modo da creare un deterrente all’avvicinamento degli insetti parassiti.
Durante la distribuzione è sempre bene indossare dei guanti e degli occhiali protettivi ed evitare di indirizzare il getto verso persone o animali domestici.
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Ottobre è certamente il momento migliore per intervenire sulle nostre piante del giardino e del frutteto per prevenire molte possibili malattie fungine che rischiano di mettere in difficoltà le nostre piante nella prossima bella stagione.
Dobbiamo pensarci ora perché è proprio adesso che le spore di queste patologie, ancora attive, si preparano ad affrontare l’inverno. Ed è ora che sono più facilmente attaccabile: con un buon trattamento possiamo ridurne in modo sensibile l’incidenza. La bolla del pesco, ad esempio, ma potremmo parlare anche della ticchiolatura, della ruggine e della maggior parte delle malattie fungine si predispongono proprio ora a sopravvivere al freddo e colpire le nostre piante appena il clima lo consente (a primavera).
Normalmente queste spore trovano rifugio nelle pieghe della corteccia, negli interstizi all’ascella dei rami, o alla base delle piante, appena sopra il terreno, protette da foglie e rami secchi, dovunque possano trovare un facile riparo dal gelo.
Ed è proprio ora che dobbiamo perciò intervenire per eliminarle e preservare le nostre piante da danni peggiori.
La “buona pratica” per la cura di un frutteto vuole che i tronchi vengano spazzolati per ripulirli da questi ospiti indesiderati. Ovviamente questa pratica si applica non solo agli alberi da frutto, ma anche alle piante ornamentali che possono accusare il medesimo problema.
Si usa per questo una spazzola di saggina con cui agire dall’alto verso il basso in modo da spazzolare l’intero tronco eliminando muschi, polvere, terra e qualunque cosa si possa essere annidato sulla corteccia e costituire rifugio per le spore (ma anche per possibili larve e uova).
Si interviene quindi sul tronco e l’intera chioma con un fungicida o la più tradizionale poltiglia bordolese (vedi).
Il trattamento va effettuato distribuendo il prodotto con una pompa; ne esistono di vari tipi e capacità (manuali o elettriche).
Il prodotto va indirizzato più che sul fogliame, sul tronco e i rami. Se effettuiamo il trattamento su una siepe, è importante indirizzare il getto anche verso l’interno delle piante, cercando di raggiungere le biforcazioni dei rami piccoli e grandi.
Durante il trattamento usiamo sempre e comunque dei guanti e degli occhiali di protezione; non indirizziamo il getto verso persone o animali domestici.
Gli alberi da frutto, destinati alla produzione, vanno sicuramente preservati con questo trattamento che non dobbiamo sottovalutare, né rimandare.
Il trattamento fungicida fatto ora preserva la pianta da possibili attacchi; rimandare questo trattamento a quando il problema si presenta significa intervenire su piante in fiore o con i frutti già presenti, una soluzione da usare solo come ultima spiaggia.
Molte piante ornamentali meritano di essere protette: parliamo delle rose, ma anche delle piante da siepe, degli arbusti quali azalea, rododendro, camelia, ortensia. Anche se ci appaiono sani e indifferenti a queste malattie, meritano un po’ di prevenzione.
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