Semina in semenzaio

Semina in semenzaio

L’utilizzo di un semenzaio ha molti vantaggi perché ci permette di anticipare la germinazione e, se rialzato, ci consente di lavorare più comodi.

Dobbiamo disporre di un cassone con sponde di almeno 40 cm di altezza; possiamo costruircelo da noi in legno, foderandolo poi con un telo impermeabile o adattare una struttura già esistente (un vecchio armadietto ad esempio, dotato di sportello vetrato). Sosteniamolo su dei cavalletti e riempiamolo per metà di terriccio da semina dopo avergli garantito un corretto drenaggio. In queste condizioni il calore al suo interno faciliterà la germinazione e la crescita delle piantine. 

In vasetti e cellette

Possiamo anche seminare in vasetti e cellette di torba. Il loro utilizzo è particolarmente pratico, non solo perché ci permettono di sfruttare al meglio i semi a nostra disposizione (bastano due semi per vasetto), ma perché ci basta avere una serretta per produrre centinaia di piantine a bassissimo prezzo.

Anche in questo caso dovremo disporre di un buon terriccio da semina e sarà sufficiente lo spruzzatore per fornire ai semi l’umidità sufficiente per la germinazione.

L’utilizzo delle cellette è ancora più vantaggioso perché, al momento del trapianto, potremo interrare la celletta stessa (biodegradabile) senza disturbare la piantina in essa contenuta. In commercio esistono vaschette atte a contenere i vasetti o le cellette: possiamo utilizzarle anche all’aperto, coprendole semplicemente con un foglio trasparente e mettendole in posizione luminosa e protetta dal vento. 

Semina

Come annaffiare le piante in inverno

Come annaffiare le piante in inverno

Durante la bella stagione siamo abituati a controllare frequentemente le nostre piante e annaffiare secondo la temperatura e il ritmo di crescita. Ma in inverno, come ci dobbiamo regolare con le piante sul balcone? E con quelle in casa?

Seguiamo alcuni piccoli accorgimenti.

Sul terrazzo

All’esterno la brutta stagione è caratterizzata normalmente da un livello di umidità tale da mantenere il terreno costantemente umido. Ciò non di meno, i vasi che sono posti al coperto (coperti dal terrazzo sovrastante) potrebbero non prendere mai acqua piovana e il terreno potrebbe asciugarsi. Questo vale soprattutto per la camelia (sia la sasangua sia la japonica) che o sono in fioritura o stanno comunque gonfiando le gemme e hanno perciò bisogno di una costante umidità nel terreno.

In particolare, le controlleremo dopo una giornata di vento che ha sicuramente asciugato l’aria e fatto asciugare in parte anche il terreno.

Quelle che abbiamo protetto con fogli di plastica hanno probabilmente conservato la loro umidità iniziale; in un’ora calda della giornata possiamo scoprirle e verificare il terreno.

Di solito è sufficiente sollevare il vaso per rendersi conto, in base al peso, se il terreno è umido o asciutto.

Questo vale anche per le piante poste nella serretta: se le abbiamo bagnate bene prima di ricoverarle, hanno probabilmente mantenuto la loro umidità iniziale. Anche in questo caso, una controllatina durante l’ora più calda della giornata ci confermerà il loro stato.

In casa

Le piante verdi di casa risentono per lo più del calore dell’ambiente e per il basso livello di umidità. Sono questi due fattori che, insieme, contribuiscono a far evaporare l’acqua presente nel terreno. Il consumo propriamente detto è molto limitato dal momento che le piante sono in una sorta di riposo vegetativo.

In casa l’umidità relativa non dovrebbe essere mai inferiore al 50% e la temperatura ideale in cui conservare le piante dovrebbe essere tra 15° e 18°. Probabilmente in casa abbiamo più caldo (per fortuna), ma anche l’umidità relativa è spesso bassa.

A noi dunque basterà controllare lo stato delle piante una volta alla settimana. Anche in questo caso, solleviamo il vaso per valutarne il peso: non ci sarà difficile constatare in questo modo se il terreno è umido o asciutto. Se il vaso si presenta molto leggero, vale la pena bagnare la pianta per immersione (lasciamola a bagno in un catino per mezz’ora) in modo da idratare bene il terreno.

Diversamente, ci basterà fornire un po’ di acqua versandola nel sottovaso. Bagnare dal sottovaso è molto vantaggioso, ma ha un limite: non funziona se il vaso è più alto di 20 cm. In questo caso ci basterà versare poca acqua alla volta finché non la vedremo comparire nel sottovaso.

Molto utile per tutte le piante di origine tropicale (la maggior parte di quelle che conserviamo in casa e chiamiamo “verdi”) è nebulizzare dell’acqua non calcarea sul fogliame: questo aumenta l’umidità relativa preservandole dai problemi dovuti alla secchezza dell’aria.

Prima di andare in vacanza

Cosa fare prima di andare in vacanza

Cosa possiamo fare per le nostre piante per evitare che la nostra assenza si trasformi in un periodo di grave stress?  Vi sono alcuni accorgimenti che possiamo adottare per limitare il problema idrico, quello che più di ogni altro rischia di compromettere la salute delle nostre piante di casa e del terrazzo.

Innanzitutto bagniamo tutte le piante per immersione. Mettiamo cioè il vaso in un catino (o un qualsiasi contenitore) pieno d’acqua. Il livello deve giungere ad almeno un terzo dell’altezza del vaso. Lasciamolo immerso per 15-20 minuti, secondo le dimensioni. In questo modo idratiamo completamente il terreno creando una naturale scorta idrica intorno alle radici. Al termine, lasciamo sgocciolare bene il vaso prima di riporlo.

L’irrigazione fatta in questo modo è molto più efficace e il consumo di acqua è anche inferiore perché non vi sono sprechi (l’acqua avanzata si usa per bagnare i vasi più grandi).

Sospendiamo le concimazioni: il concime aumenta le esigenze idriche della pianta e va perciò evitato durante le settimane più calde.

Scegliamo una posizione luminosa dove mettere i vasi: evitiamo la luce diretta del sole che aumenta l’evaporazione dell’acqua dal terreno e la traspirazione dalle foglie.

Mettiamo tutti i vasi vicini: in questo modo si crea un microclima intorno alle piante dove l’umidità è superiore.

Mettiamo vicino alle piante dei contenitori pieni di acqua: evaporando aumenterà l’umidità riducendo il consumo di acqua delle piante.

Se il vaso si trova al sole, distribuiamo sulla superficie del terreno della corteccia tritata: limiterà l’evaporazione.

Se prevediamo una vacanza più lunga di una settimana, procuriamoci dell’acqua complessata: la possiamo trovare in gel o in pratici cilindri da appoggiare sul terreno. La troviamo facilmente con il marchio IrriGò o il marchio Fito.

Se usiamo dei vasi a riserva d’acqua, riempiamoli prima di partire.